Un nuovo viaggio ci aspetta, la meta è il Portogallo e la città di Santiago de Compostela in Spagna, meta del famoso cammino dei pellegrini. Decidiamo di prendere l'aereo, destinazione Porto. Qui, all'aeroporto noleggiamo una macchina, con seggiolino per il nostro nuovo famigliare: Lorenzo, che oramai viaggia con noi da circa un anno.
Subito scarichiamo le valigie in albergo e ci diregiamo verso la chiesa principale della città, che si trova su un'altura, da dove ammiriamo il paesaggio del fiume Douro e delle locande di viticoltori, che si trovano dall'altra parte della città; Marco nota che proprio di fronte alla chiesa, c'è il simbolo della conchiglia di Santiago, che in spagnolo si chiama concha. L'indicazione, su una pietra, indica il percorso dei pellegrini. Le scanalature della conchiglia, invece, rappresentano tutte le strade che confluiscono alla meta del pellegrinaggio. Successivamente, sul fiume, Paolo nota delle barche: sono le tipiche barche della città e così decide di scattare una foto. Le barche si trovano sotto al ponte, che collega le due sponde della città; il ponte è percorribile sia dalle auto che dai pedoni, su due livelli. Ci dirigiamo poi, alla movida della città, per cenare: la Ribeira. Mentre decidiamo quale ristorante scegliere, vediamo un gruppo di studentesse universitarie in divisa e qui la guida Ursula ci spiega che sono le studentesse, che hanno ispirato la famosa scrittrice JK Rowling per scrivere il suo romanzo Harry Potter. Portano uno stemma tondo sulla divisa, simile a quelli di Sempreverde o Grifondoro; Ilaria era una fan di Harry Potter da giovane e fa una foto con Lorenzo e si è promessa di mostrare la foto quando lui leggerà il primo libro del mago. Ilaria vuole inoltre assicurarsi di vedere la biblioteca che ha ispirato questa famosa saga, che si trova sempre a Porto, purtroppo per questo giorno, risulta sold out.
Attraversiamo il ponte Saint Louis, e scegliamo un ristorante tipico della zona. Il piatto che ci attira di più è il baccala e Franco ci dice di aver letto che esiste un baccalà per ogni giorno dell:anno; assaggiamo il pesce ed è sorprendentemente tenero. Dopo cena, ci dirigiamo verso l'hotel e assaggiamo la ginginha: è un liquore a base di ciliegia e ognuno ne beve un sorsetto, tranne il nostro piccolo Lorenzo, naturalmente.
Il giorno dopo partiamo verso la città di Aveiro. Questa città è soprannominata la Venezia del Portogallo, perchè il centro è formato da una rete di canali e ponti. Paolo decide di fare una foto a tempo, includendo una barca (il moliceiro), un ponte e tutta la famiglia. Ci dirigiamo verso Tomar, sede di uno dei castelli dei Templari e successivamente diventato un convento. Durante la visita, c'è la possibilità di vedere la battaglia con un visore, ci piace l'idea, ma a causa del tempo a disposizione, possiamo solo immaginare questo periodo, mentre Franco, appassionato di storia, ci spiega come i Templari avevano difeso le terre di Spagna e Portogallo, dalla minaccia dei mori.
La nuova tappa è la città di Coimbra, sede di una delle più antiche università di Europa e patrimonio dell'Unesco; Marco chiede in spagnolo la disponibilità dei biglietti. (La lingua principale del Portogallo è il portoghese, ma lo spagnolo è ampiamente compreso.) La disponibilità è terminata, ma possiamo ammirare, dall'esterno, questo capolavoro architettonico di vari stili artstici, tra cui il manuelino, uno stile autoctono.
La guida Ursula, organizza una tappa alternativa e ci porta a visitare le vie antiche della città. Ci dirigiamo verso Evora, il meteo è variabile e alterna momenti di sole e pioggia, così cogliamo l'occasione di ripararci durante il brutto tempo. Qui ad Evora, infatti, ci sono diversi monumenti storici, alcuni al chiuso, come il palazzo Reale e la chiesa di Sant Antonio Abate e altri all'aperto, come il tempio romano di epoca augustea, che si trova nella piazza principale della città. Il tempio si trova al lato dei giardini comunali, da dove gli antichi romani, probabilmente, avevano una vista su tutta la valle.
Siamo diretti a Fatima, durante il tragitto discutiamo sul film visto poco prima di partire, che narra di tre pastorelli, che hanno avuto le rivelazioni di tre segreti dalla Madonna di Fatima. È proprio qui che è stata costruita la chiesa, rispettiamo il silenzio e accendiamo un cero, per proteggere noi e i nostri famigliari.
La nuova metà è la città di Lisbona, qui vediamo la torre di Belem, punto di partenza per gli esploratori Magellano e Vasco de Gama, che hanno dato il via all'epoca coloniale portoghese. Da lontano vediamo anche la statua del Cristo Redentore, simile a quella di Rio, che dimostra i legami tra il Portogallo e la sua ex colonia. Siamo nel sud del Portogallo e facciamo visita a Nazaré, qui ci sono le onde più alte del mondo, c'è molto vento quando arriviamo, tuttavia le onde non sono alte per questo motivo, ma per via di un canyon sottomarino che ne accentua la potenza.
Dopo qualche foto, ci dirigiamo verso la città di Santiago nel nord della Spagna, e attraversiamo in lungo tutto il Portogallo in macchina per arrivare alla tappa finale del nostro viaggio e del cammino, la chiesa di San Giacomo. Qui entriamo nella chiesa, dove sopra il pulpito, è presente il botafumeiro, un oggetto che sprigiona incenso, donando un profumo particolare. Siamo emozionati nel vedere l'imponenza di questo luogo e immaginiamo l'emozione dei pellegrini, giunti qui, dopo diverse settimane di cammino. Ci dirigiamo verso Porto, percorrendo la strada dei vini, visitando alcune città sulla strada. In Portogallo il vino più famoso è il porto, che raggiunge una gradazione più elevata dei vini classici, data dall'aggiunta di una parte liquorosa.
Visitiamo la città di Braga e nelle vicinanze, ci rechiamo al santuario del Bom Jesus do Monte: rimaniamo impressi dalla geometria e dai contrasti cromatici della scalinata, che porta fino in cima e non possiamo fare a meno di scattare una foto.
Non lontano da Braga, visitiamo la città di Guimaraes, il castello e il palazzo dei Duchi di Braganza: è un viaggio nel passato, tra lotte e palazzi di corte e un modo per capire le origini del paese, dato che sui cartelli di informazione, si spiega che la nazione portoghese ha origini da questa città.
Dopo il viaggio storico, ci dirigiamo verso Viana do Castelo, città situata sulla costa portoghese. In serata mangiamo una buona cena a base di prodotti di mare. La mattina seguente saliamo in macchina sulla collina, che sovrasta la città. In cima alla collina, c'è la chiesa di Santa Lucia, che assomiglia esteticamente alla chiesa parigina del Sacro Cuore. Quello che ci colpisce di più è la tranquillità del luogo e la vista mozzafiato sul delta del fiume, che sfocia nell'Oceano Atlantico.
Il viaggio è quasi terminato e torniamo per l'ultimo giorno a Porto; dopo aver posato le valigie in hotel, mangiamo ad un ristorante vicino, ordiniamo un bicchiere di vino rosso e mentre lo assaporiamo non possiamo fare a meno di ricordarci la strada del vino, che abbiamo percorso il giorno precedente. All'indomani, troviamo i biglietti, per la libreria Lello, quella che ha ispirato i romanzi di Harry Potter. La visitiamo in prima mattinata: è molto elegante e chissà se ci ispirerà anche a noi a scrivere il prossimo racconto di viaggio.