L'aeroporto di Malpensa è il nostro punto di partenza per Santiago del Cile, una meta affascinante. Paolo, il nostro autista di fiducia, ci accompagna al parcheggio, da dove prenderemo una navetta. Questa volta voliamo direttamente con la compagnia di bandiera cilena, famosa per i suoi voli verso il Sud America. Il volo è lungo, circa 14 ore, ma l'entusiasmo ci tiene svegli. All'arrivo, Marco, conoscendo un po' lo spagnolo, contratta con un tassista e ci dirigiamo verso l'hotel nel centro della città.

Il giorno seguente, la guida Ursula, appassionata di botanica, ci conduce al Cerro San Cristobal. Invece di prendere la funicolare, decidiamo di salire a piedi, immergendoci nella vegetazione. Lungo il percorso, Ursula ci indica, diverse piante endemiche, come l'auracaria. Arrivati in cima, la vista su Santiago, incorniciata dalle Ande, è mozzafiato. Franco, appassionato di storia, ci racconta di come la città sia stata fondata nel 1541 da Pedro de Valdivia.

Nei giorni successivi, Paolo ci guida verso sud, lungo la Panamericana. La nostra prima tappa è Valparaíso, città portuale patrimonio dell'UNESCO. Le case colorate aggrappate alle colline, i cerros, creano un labirinto affascinante. Ci perdiamo tra i vicoli, ammirando i murales che raccontano storie di mare e di vita quotidiana. Ursula ci spiega che Valparaíso è stata una città chiave durante l'epoca coloniale, un importante scalo per le navi dirette verso l'Oceano Pacifico. Decidiamo di andare a piedi per raggiungere il Cerro Concepción, da cui si gode una vista spettacolare sul porto e dove è situato il nostro hotel. Decidiamo poi di fare un'escursione in città per mangiare. Paolo ci consiglia di prendere del pesce locale, dato che Valparaiso è una rinomata città sull'Oceano.

Proseguiamo verso sud, attraversando la Valle Centrale, il cuore agricolo del Cile. Ci fermiamo in un ristorante, un'azienda vinicola, dove prima di andare a dormire, degustiamo anche qualche bicchiere di famosi vini cileni. Il commensale ci consiglia il Cabernet Sauvignon e il Carmenère. Ursula, interessata alle tecniche di coltivazione, pone molte domande al viticoltore. Marco traduce per Franco, che è curioso di sapere come il clima influenzi la qualità del vino.

Dopo ci fermiamo nell'isola di Chiloe, dove assaggiamo il Curanto, un tipico piatto, cotto nel sottosuolo e formato sia da carne, sia da pesce, le porzioni sono enormi e anche le cozze contenute sono grandissime.

La nostra prossima meta è il Deserto di Atacama, nel nord del Cile. Paolo guida con prudenza lungo le strade che si inerpicano sulle Ande. Il paesaggio cambia radicalmente: dalle verdi vallate passiamo a distese aride e rocciose. Arrivati a San Pedro de Atacama, un'oasi nel deserto, ci sistemiamo in un hotel costruito in adobe, un materiale tradizionale fatto di argilla e paglia.

La sera, partecipiamo a un tour astronomico. Il cielo di Atacama è uno dei più limpidi al mondo, ideale per l'osservazione delle stelle. Guardiamo il cielo attraverso le costellazioni e pensando ai miti e le leggende ad esse legati. Franco è affascinato dalla Via Lattea, mentre Marco cerca di individuare i pianeti.

Il giorno dopo, esploriamo la Valle della Luna, un paesaggio surreale di dune di sabbia e formazioni rocciose scolpite dal vento e dall'erosione. Paolo scatta foto spettacolari, cercando di catturare i colori cangianti del deserto al tramonto.

Il nostro viaggio si conclude a Santiago. Prima di ripartire, visitiamo il Museo Chileno de Arte Precolombino, che ospita una vasta collezione di manufatti delle culture indigene del Cile, come i Mapuche, gli Aymara e i Diaguita. Ursula è particolarmente interessata alle ceramiche e ai tessuti, mentre Marco è affascinato dalle maschere rituali.

Mentre aspettiamo il volo di ritorno, ripensiamo alle esperienze vissute, ai paesaggi mozzafiato, alle persone incontrate e alle culture scoperte. Il Cile, con la sua diversità e la sua bellezza, ci ha regalato un'avventura indimenticabile Il viaggio in Cile è stato molto particolare e lo ricorderemo per sempre.

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